Sognatore? Non direi. L'artista è,
donna o uomo, quell'entità disincantata che sa ancora stupirsi. È
uno/a che gioca e plasma gli umori vitali secondo esigenze personali
relazionabili al collettivo.
Medita sulle ansie e gli slanci che
muovono le persone nell'arco temporale dell'esistenza. È
quell'essere che, nonostante tutto, cammina convintamente sui
sentieri della conoscenza per perseguire i sogni di bellezza
suggeritegli dalla mente e dal cuore.
È ciò che sento ogni volta che entro
nello studio del maestro Mario Iannino. I suoi lavori e le sue parole
mi convincono di essere in un luogo altro, lontano dalle logiche
mercantili degli ignoranti. Di quelli che dicono: “hai mercato? no.
E allora perché dovrei comprare un tuo quadro?”.
In effetti è ben altro il lavoro
creativo!
Giocare con la conoscenza, come dice il
maestro, significa abbandonare schemi mentali prestabiliti.
Conservare le esperienze. Riprenderle e farle proprie per suggerire
nuove poetiche.
È un po' come la curiosità immacolata
di chi osserva le nuvole con occhi ingenui, propensi ai suggerimenti
repentini e cangianti delle forme sospinte e plasmate dal vento.
I “sottopelle” sono questo e altro.
Suggeriscono libertà associative mutevoli. Proteggono liberi
pensieri, idee, sogni. Associano il già visto, creando, in divenire
nuove possibili visioni.
"sottopelle" polimaterico su cartone intelaiato |